Si parla tanto di cargo bike o biciclette cargo soprattutto in questi ultimi tempi, in cui i costi del carburante sono saliti alle stelle e l’ambiente stesso ci chiede disperatamente una tregua, ma siamo certi di conoscerne tutti i vantaggi e soprattutto come scegliere quella più adatta alle nostre esigenze?
Per provare a rispondere alle tante domande che ci giravano in testa e che probabilmente affollano anche le vostre menti, ci siamo fatti dare una mano da chi le cargo bike le conosce bene, non solo perché le usa quotidianamente, ma anche perché le produce. Ne è venuta fuori questa intervista a Riccardo Tavernari, ideatore e costruttore di Irena Bike, cargo bike italiana semplice e dal prezzo contenuto, che speriamo possa esservi utile nella scelta della vostra prima bici cargo.
Le cargo bike sono biciclette costruite appositamente per trasportare merci, quindi con un'ampia superficie di carico. Sono nate nei primi del ‘900 ed hanno avuto una grande diffusione tra gli anni ‘30 e i ‘60, quando sono state soppiantate dalla motorizzazione di massa. Anche in Italia erano molto diffuse; a Milano la fabbrica Doniselli produceva i cosiddetti Furgoncini, enormi bici a tre ruote con il carico anteriore, che venivano usate per tutto, dai gelati al trasporto di finestre o scale delle compagnie telefoniche ed esistevano anche in versione tandem.
La loro diffusione ha ripreso piede nei primi anni 2000, quando sono stati sviluppati nuovi modelli, più moderni e leggeri rispetto a quelli di un tempo, destinati al trasporto quotidiano.
I vantaggi di usare una cargo bike sono molteplici: rispetto ad una bici normale c'è molto più spazio per caricare i bambini e/o la spesa, al pari di una piccola utilitaria, ma senza dover pagare bollo, assicurazione, carburante e diventare matti nel traffico o a cercare parcheggio.
La scelta di un mezzo a pedali inoltre, favorisce l'attività fisica e fa quindi guadagnare anche in salute e buonumore e grazie allo sviluppo delle versioni a pedalata assistita, si allunga decisamente il range chilometrico di utilizzo, rendendola un'alternativa concreta all'acquisto di una seconda auto in famiglia.