Le Cinque Terre in autunno: ma perché? Forse ti sarai fatto questa domanda qualche volta e in effetti, quando si parla di una località di mare così famosa, viene spontaneo cancellarla dai propri pensieri una volta finita l'estate. Eppure ci sono tantissimi motivi per visitare le Cinque Terre in autunno: la natura è ancora rigogliosa, il clima è perfetto per fare splendide escursioni in bici vista mare e anche un ultimo bagno, c'è meno afflusso di turisti, ma soprattutto c'è la vendemmia.
Per tutto settembre e ottobre, a seconda delle annate ovviamente, in alcune zone specifiche della provincia di La Spezia, viene effettuata la vendemmia dello Schiacchetrà, il vino passito DOC, ottenuto dai vigneti coltivati nei terrazzamenti Patrimonio Unesco. Oltre ad essere una denominazione di origine controllata, è anche un presidio Slow Food per la sua storia millenaria.
Il suo nome deriva dalla parola "sciacàa" che significa schiacciare. I vitigni principali utilizzati sono il Bosco, l'Albarola e il Vermentino che conferiscono allo Schiacchetrà il caratteristico colore giallo dorato, il profumo intenso e dolce del vino passito. Le sue origini potrebbero risalire addirittura all'ottavo secolo a.C. quando alcuni esuli greci arrivarono a Riomaggiore e introdussero la tecnica dell'appassimento dell'uva. Pur essendo poco conosciuto, lo Schiacchetrà è un vino di grande importanza, soprattutto per la sua storia e per le difficoltà con cui i vitigni vengono coltivati. In queste zone si parla infatti di viticoltura eroica, quella praticata sui terrazzamenti ripidi e impervi che contraddistinguono il paesaggio ligure. Alcuni coltivatori possono raggiungere i propri vigneti solo tramite la cremagliera, tanto è ripido il terreno. Tutto questo sforzo però viene sempre ripagato da un prodotto di qualità eccellente, perfetto per accompagnare i piatti della cucina ligure e non solo!