Li abbiamo conosciuti tramite i social e ci siamo fin da subito trovati in totale sintonia sull'importanza di trasmettere ai bambini il gusto di pedalare, di attraversare ed esplorare il mondo in modo sostenibile, ma anche di offrire a voi che ci leggete informazioni utili, chiare e attendibili sui luoghi e gli itinerari che potreste ritrovarvi a percorrere.
Così, dopo un paio di belle chiacchierate, abbiamo deciso di farveli conoscere: sono Cristina, Alessandro, Axel, Erran e Ethan, come noi appassionati di bici e vita all'aria aperta. In questa intervista ci hanno raccontato come è nato il loro progetto e come affrontano spostamenti quotidiani e vacanze in bici con la famiglia con passione, divertimento e serenità.
Il progetto famigliainbici è nato da una grande passione per la bicicletta, la usiamo da sempre negli spostamenti giornalieri e chi ci conosce aveva messo in dubbio che avremmo continuato con la nascita dei figli. Nel negozio di articoli sportivi che abbiamo a Grado sentivo spesso parlare di biciclette di ultima generazione, di salite impegnative e chilometri che si potevano fare e io come mamma mi chiedevo perché non si poteva parlare invece della bicicletta come mezzo di trasporto o divertimento per tutta la famiglia. Così ho proposto ad Alessandro di condividere sui social le nostre avventure per incentivare altre persone ad iniziare a pedalare ma con uno spirito diverso, non da competizione ma puro divertimento. Il progetto poi si è ampliato nel momento in cui partendo per qualche gita non abbiamo trovato ciò che ci era stato descritto nelle guide o sul web, se si è solo tra adulti le difficoltà sono più gestibili ma con tre figli, se non trovi il ristoro o l’itinerario è più difficile di quanto ti aspetti, la giornata può trasformarsi in un incubo.
Per noi è facile amare la bicicletta perché Grado è una piccola isola dove ci muoviamo solo con essa. Siamo circondati da piste ciclabili meravigliose ed i ragazzi diventano autonomi molto presto. In inverno siamo meno di 8.000 abitanti ma con l’inizio della stagione estiva tocchiamo le 50.000 presenze giornaliere, in questo modo anche i bambini imparano molto presto anche a pedalare nel traffico caotico. Abbiamo cercato da sempre di coinvolgere i nostri figli nelle nostre uscite, tutti ci dicevano che con la nascita del primo figlio avremmo appeso la bicicletta al muro mentre in realtà sono cambiate solo le tempistiche. Chi ci ha veramente guadagnato siamo noi adulti che ad ogni uscita vediamo il mondo con gli occhi di chi deve ancora scoprire molto. Per i nostri figli superare i loro limiti è sempre una grande conquista e per noi arrivare tutti e 5 alla meta è una grande soddisfazione. Abbiamo sempre amato viaggiare abbiamo solo cambiato mezzo e ritmi.
Coinvolgere i nostri figli non è stato semplice, cellulare e divano sono una forte distrazione. Nel tempo abbiamo capito che voler fare tutto come vogliamo noi adulti non porta da nessuna parte se non a litigare, bisogna trovare un punto d’incontro e noi lo abbiamo fatto portando il cellulare dalla nostra parte. Possono guardare i video durante i tragitti in auto ma una volta giunti a destinazione devono scaricare le mappe gpx, controllare il percorso, fare foto e video. Le soste le facciamo vicino a parchi giochi o corsi d’acqua dove il più piccolo può divertirsi. Anche il momento della preparazione è molto importante per loro, aiutano il papà a controllare le biciclette e a caricarle sul portabici, borracce e kit foratura non devono mai mancare come un ultima occhiata alle previsioni meteo. Soprattutto per gli adolescenti lavorare a stretto contatto con il
papà li rende particolarmente felici.