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Ti sarà capitato sicuramente di esserti ritrovato all’improvviso sotto a un temporale. Durante la vita quotidiana è normale non essere sempre aggiornati sul meteo, perché ci sono tantissime cose da fare tra impegni, appuntamenti e scadenze.
Quando si viaggia invece, la situazione cambia e ti sarai ritrovato più frequentemente a controllare la situazione meteo, onde evitare di trasformare la tua vacanza in una fuga dal diluvio universale. Bene, questa cosa diventa ancora più importante quando si tratta di un viaggio in bici, perché parliamoci chiaro: è vero che pedalare sotto alla pioggia a volte può essere un’esperienza, ma a nessuno piace farlo per più di qualche ora. Per questo motivo è molto importante sapere interpretare il meteo durante un viaggio in bici o a piedi: così da partire a cuor leggero e senza una scorta infinita di k-way e abiti di ricambio.
Come interpretare le mappe metereologiche
Se non si viaggia con un meteorologo che sappia interpretare il meteo in tempo reale, la prima cosa che si deve imparare a fare in previsione di un viaggio in bici è interpretare le mappe metereologiche. Ci sono alcuni elementi infatti, che permettono di capire come sarà l’andamento del meteo nella giornata e in quelle successive. Uno dei primi segnali a cui fare attenzione è la pressione dell’aria: il consiglio è di controllare sempre la sua variazione (se si è alzata o abbassata) e la velocità con cui avviene. Questo permette di capire se il meteo sarà in miglioramento, in peggioramento e la velocità con cui avverrà questo cambiamento.
Questo però non basta per saper interpretare il meteo durante un viaggio. Ci sono altri elementi a cui fare attenzione, in particolare: la tipologia delle nuvole e i venti dominanti. Capire quali sono i venti dominanti (spesso basta chiederlo alle persone del luogo) e da dove provengono è fondamentale per sapere già in anticipo la provenienza delle perturbazioni, anche se il cielo è ancora sereno.
Osservare le nuvole per capire le evoluzioni del meteo
Non sempre però si può consultare una mappa metereologica e allora, se ti trovi in bici senza alcun tipo di supporto, come fai a interpretare il meteo? Si possono osservare le nuvole.
Tutti sappiamo che esistono diverse tipologie di nuvole e non tutte portano pioggia. Per saperle interpretare al meglio è necessario conoscerle. Prima di tutto devi sapere che ne esistono di 4 tipi: quelle alte, quelle medie, quelle basse e quelle a sviluppo verticale.
Le alte si sviluppano tra i 6000 e i 12mila metri di quota e di solito non portano precipitazioni. Si tratta dei Cirri, dei Cirrocumuli e dei Cirrostrati.
Quelle medie si formano tra i 2000 e i 4000 metri di quota e sono tutte quelle composte dal prefisso “alto-“, come gli altostrati e gli altocumuli.
Infine ci sono quelle basse, cioè formate sotto i 2000 metri e queste, portano di solito piogge o nevicate: parliamo degli strati e dei nembostrati.
Le nubi a sviluppo verticale si creano in seguito ai movimenti ascendenti e discendenti dell’aria e ne esistono di vari tipi. Quelle che solitamente portano pioggia sono i cumulinembi, i Cumulonimbus Calvus e Pileus. Infine ci sono i venti che determinano il movimento delle correnti e quindi anche delle formazioni di nuvole.
In particolare, la Bora, chiamata anche Grecale al centro-sud, può portare ingenti precipitazioni e un clima freddo. Insieme a questa, ci sono anche lo Scirocco e il Libeccio, che possono portare aumenti di temperatura, ma anche acquazzoni.
In generale è sempre bene viaggiare con una app che permetta di controllare le mappe meteorologiche o in alternativa, ci si può informare ogni mattina prima di salire in sella alla propria bici, per capire a che cosa si sta andando incontro. Oggi esistono tantissimi siti web e app che permettono di controllare la situazione meteo, ma non tutti sono affidabili.
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