Storie di biciclette

Velocipedia di Gianluca Gimini: tu la sai disegnare una bici?

Di Travel On Art il 25-08-2020

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Travel On Art

Quando abbiamo scoperto il progetto Velocipedia di Gianluca Gimini siamo rimasti conquistati da come la creatività possa regalare pura bellezza. Designer e visual artist, dal 2009 Gianluca gira munito di carta e penna, chiedendo ad amici e totali sconosciuti di disegnargli una bicicletta a memoria. Da quel giorno ha raccolto centinaia di disegni, la maggior parte dei quali completamente “sbagliati” anche se nella sua ricerca l’errore è proprio l’elemento centrale, che gli ha permesso di accumulare un campionario incredibile di nuove tipologie di velocipede. Abbiamo deciso di intervistarlo per farci raccontare le origini di questo progetto.

Gianluca Gimini: una vita all’insegna della creatività

La prima cosa che abbiamo chiesto a Gianluca è quali sono tre aggettivi in cui si riconosce: la prima parola che ha usato è “metodico”, visto che per molti dei suoi progetti personali la definizione del metodo e del processo sono la parte più importante.

Inoltre si è definito una persona di indole ansiosa e questo, per quanto sia un ostacolo in molte cose, è molto d’aiuto per la produttività, sia quando lavora a progetti su commissione, sia quando lavoro a progetti personali.

Infine l’ultimo aggettivo che secondo lui ha un suono orrendo, ma riassume bene il concetto di seguito spiegato è “spurio”. Forse per via del suo percorso di formazione tutt’altro che focalizzato su un’unica disciplina, si porta dietro una sorta di senso di eterno outsider, che se da un lato non lo fa sentire completamente legittimato né come designer, né come grafico, né men che meno come artista tout court, dall’altro gli permette di essere estremamente libero di ibridare, sperimentare e utilizzare metodi poco ortodossi che probabilmente un purista della disciplina rifiuterebbe.

 

velocipedia di gianluca gimini 

La sua passione per l’arte c’è sempre stata: ha vari ricordi molto nitidi di visite nei musei fatte da bambino con i suoi genitori durante i viaggi. Dopo ogni museo era sempre ispirato a intraprendere qualche progetto per bambini sull’onda dell’esaltazione per ciò che aveva visto, che fosse un’armatura medievale in carta stagnola o il tentativo di riproduzione dello stile di qualche pittore. Il designer invece ha iniziato a farlo molto più tardi.

Dopo il diploma classico, durante gli studi in architettura, ha scoperto il design e, insieme ad alcuni amici di architettura che condividevano questo interesse, ha iniziato a comprare libri e girare per mostre e manifestazioni.

Nel 2005, al terzo anno di architettura ha depositato il suo primo (e ad oggi unico) brevetto: si trattava di una sedia trasformabile; quindi questa è la data a cui fa corrispondere l’inizio dell’attività di designer che poi è proseguita dopo la laurea con una breve gavetta in uno studio e quindi come freelance.

Velocipedia di Gianluca Gimini: quando la bici diventa arte

Velocipedia di Gianluca Gimini è un progetto nato nel lontano 2009 quando si trovava al bar con un amico e condivideva ricordi adolescenziali imbarazzanti. Ecco le sue parole:

Mi tornò alla mente un episodio delle scuole medie in cui un mio compagno, che stava sostenendo con pessimi esiti un’interrogazione di educazione tecnica, fu spiazzato dal professore da una domanda sul funzionamento della bicicletta. L’escalation di incertezze culminò col professore che chiedeva: “Ma almeno se la catena è attaccata alla ruota davanti o a quella dietro lo sai?” Lo studente rispose esitante: “A quella davanti”. Il racconto fece sorridere il mio amico che poi però cominciò a ripassare mentalmente l’archetipo della bici. Provò quindi a disegnarne una su un tovagliolo di carta e fallì miseramente. Da quel giorno cominciai a sottoporre il quesito ad amici e parenti raccogliendo moltissimi esiti del tutto devianti rispetto alla realtà: è assolutamente normale non riuscire a ricordarsi come è fatta una bici! Presto allargai il sondaggio agli sconosciuti che fermavo per la strada, destando stupore e fastidio. Intanto cominciavo a maturare l’idea di sviluppare delle immagini foto-realistiche basate sulle mie bici preferite tra quelle che andavo raccogliendo. Ho aspettato così tanti anni a realizzare il progetto perché per molto tempo non ho avuto le abilità tecniche necessarie per realizzare dei bei render.

 

velocipedia di gianluca gimini

 

Un progetto nato quasi casualmente, ma che ha portato molte persone ad interrogarsi sulla struttura della bici e anche sul suo significato. Secondo Gianluca Gimini, infatti la bici è un mezzo di trasporto meraviglioso ed è anche l’oggetto che più di ogni altro vorrebbe collezionare. Molto affascinato dalle piccole produzioni italiane della prima (ma anche seconda, via) metà del ‘900, lo è meno dal ciclismo sportivo e dalla ricerca di performance sensazionali. La prima vacanza in bici di Gianluca,è stata tra Amsterdam e Rotterdam, insieme alla sua compagna. Oltre alla sua passione per i Paesi Bassi, tornerebbe volentieri a visitare Copenhagen, ma è molto chiaro: non si immagina di partire dall’Italia in bici, ma di noleggiarla sul posto!