Consigli per cicloturisti

Come prepararsi ad un viaggio in bici

Di Cyclando il 05-05-2021

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Prepararsi ad un viaggio in bici: la guida pratica

State preparando un viaggio in bicicletta? Qualche amico vi ha parlato della soddisfazione di una vacanza trascorsa in sella? Eppure guardando i ciclisti passarvi davanti a casa continuate a pensare che sia troppo faticoso per voi e che non potreste mai farcela?

Sbagliato! Anche voi potete pedalare tra i castelli della Loira, tra i papaveri dell’Olanda, o ancora tra Vienna e Budapest.
Non si tratta di avventure impossibili per superuomini e superdonne, ma di bellissime vacanze che potrete fare anche voi, basta un minimo di preparazione ed un’attenta scelta del tour più adatto al vostro livello di difficoltà (qui vi aiutiamo a scegliere il tour in base al vostro allenamento).

Sappiate che non vi serve una bicicletta in carbonio, ultraleggera e superperformante. Per partire, bastano una sella comoda, ruote gonfie ed un qualunque “ferro” con i pedali, ve lo assicuriamo e siamo certi che anche il vostro conto in banca vi ringrazierà. Se poi ci prenderete gusto, il mondo della bicicletta sforna sempre nuovi materiali, nuovi gadget e tecnologie, quindi sarete sempre in tempo per lo shopping compulsivo. Non prima però di aver letto i nostri consigli su come scegliere la bicicletta da cicloturismo!

Per prepararci a sufficienza ed essere così certi di goderci appieno la vacanza vogliamo segnalarvi alcuni aspetti particolarmente importanti da tenere in considerazione.

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Allenamento

Se siete ciclisti alle prime armi, anche solo la parola “allenamento” vi potrebbe terrorizzare,  perché vi fa pensare a sudore, fatica e sacrificio, salite impossibili e dolori a muscoli sconosciuti fino a quel momento. In realtà, se non prevedete di percorrere centinaia di km al giorno, ma volete godervi paesaggi, odori e sapori, allora la parola allenamento vuol dire semplicemente abitudine a stare in sella.

Divertimento

A meno che non siate professionisti, tenete sempre a mente che andare in bici deve essere un piacere, un modo per rilassarsi e allontanare lo stress. Questo vuol dire che la fatica deve essere sempre inferiore al piacere di guardarsi intorno e scoprire nuovi posti. Se un viaggio in bicicletta è troppo stancante per potersi godere il paesaggio, smette di essere una vacanza e noi vogliamo più di ogni cosa che vi divertiate, per questo motivo selezioniamo attentamente i nostri viaggi in base a itinerari, soste e distanze permettendovi di non essere mai troppo stanchi per potervi godere un bicchiere di vino durante una sosta, magari sul lungomare di Vlissingen in Belgio.

Gradualità

Non esagerate con gli sforzi, soprattutto all’inizio. Certi viaggi sono bellissimi se avete un minimo di allenamento, ma potrebbero diventare un po’ troppo faticosi se non siete mai saliti in sella. Se è il vostro primo viaggio, godetevi delle belle strade pianeggianti, ad aumentare la difficoltà si fa sempre in tempo!

Anche durante le vostre uscite domenicali non esagerate quindi. Non fatevi prendere dall’entusiasmo, dalla novità e calibrate bene le tappe in base alla vostra forma fisica.
Gradualità e divertimento vogliono dire anche che se non avete voglia di pedalare o non vi sentite in forma, semplicemente non fatelo. Pretendere dal vostro corpo prestazioni superiori a quelle per le quali è allenato vi porta ad ottenere l’effetto opposto: avrete i muscoli indolenziti, sarete stanchi e demotivati. Per darvi un metro di misura, dovreste terminare l’escursione, la gita o l’allenamento non quando siete stremati, ma quando avete ancora voglia di pedalare. Solo così sarete certi di aver voglia di rimontare in sella la settimana successiva e non di volere vendere la bicicletta.

Ok, ma come prepararci al viaggio quindi? Niente paura, eccovi alcuni suggerimenti utili.

Generalmente, nel mondo ciclistico, un “principiante” è colui che non ha mai percorso più di 50km consecutivi in bicicletta. Potrebbe essere qualcuno di completamente sedentario, ma anche qualcuno che semplicemente pratica altri sport.

Un utile strumento per calibrare le distanze da percorrere è questa formula:

  • Moltiplicate l’età per 0,3

  • Sottraete a 40 il numero ottenuto

  • Il risultato sarà il numero di km da provare a percorrere per la vostra prima uscita

Esempio: se avete 50 anni. 50 x 0,3 = 15
40-15 = 25 cioè per la vostra prima uscita provate a fare 25 km e, se uscite ogni domenica, non superate questo limite per le successive 3 settimane.

Se potete andare a lavorare qualche volta in bicicletta, noterete sicuramente dei miglioramenti nella vostra forma fisica e nella serenità con cui percorrerete i vostri 25 km domenicali. Poi volete mettere la soddisfazione di superare in bici le auto ferme al semaforo?

Quali muscoli utilizziamo?

Pedalare vuol dire sottoporre la muscolatura ad un’azione ciclica di lunga durata. A lavorare sono principalmente i muscoli degli arti inferiori, che naturalmente hanno il compito di spingere sui pedali, mentre la parte superiore del corpo è impegnata, in maniera isometrica, nel mantenerci in equilibrio sulla bici.

Questo vuol dire che ci sono un sacco di attività che possono essere utili ad allenare il corpo alla bicicletta, fermo restando che il miglior modo per allenarsi, naturalmente, è pedalare. Il nuoto, ad esempio è un ottima attività che tonifica il busto, gli arti inferiori e garantisce anche un ottimo allenamento cardiovascolare, è inoltre utilissimo se ad esempio vogliamo farci un tuffo in mare dalla barca durante una vacanza in bici e barca in Grecia!

La palestra di per sé serve a poco, a meno che non si sia seguiti da preparatori ben specializzati naturalmente. Possono essere utili invece attività come lo spinning o il treadmill per la loro funzione aerobica, ma le attività con i pesi invece tendono principalmente ad aumentare la massa muscolare e sono quindi generalmente sconsigliati se non rientrano all’interno di programmi più complessi e strutturati, ma non si tratta del nostro caso.
Anche la corsa a piedi può essere utile, ma se siete principianti attenzione alle ginocchia, le regole di gradualità e divertimento valgono anche qui.

E quando siamo in sella?

Quando finalmente cominciamo a pedalare, ricordiamoci di regolare correttamente l’altezza della sella, anche facendoci aiutare da un negoziante specializzato eventualmente. La sella dovrà essere regolata in modo che le gambe siano completamente stese al termine della pedalata. Non toccheremo terra, ma saremo certi che le nostre gambe lavorino nel migliore dei modi possibile e non correremo il rischio di infiammare tendini e articolazioni.

Cominciate sempre con grande calma, i primi 10-15 minuti servono al nostro corpo per scaldarsi e comprendere che stiamo facendo un’attività fisica, quindi non strafate, partite sempre con molta calma e solo dopo i primi 15 minuti, se vi sentite bene, aumentate gradualmente il ritmo.

Appena cominciamo a pedalare, sarebbe utile prendere confidenza con il cambio ed utilizzare rapporti leggeri (corone piccole davanti e pignoni grandi dietro). Lo scopo sarebbe avere una pedalata “leggera”, fluida, che non ci causi dolore o affaticamento alle gambe. Se sentiamo “bruciore” alle gambe, significa che il rapporto che stiamo utilizzando è troppo duro e dovremmo alleggerirlo.

L’obiettivo che dovremmo raggiungere è quello che vediamo nei ciclisti che pedalano in gruppo: muovono le gambe in maniera fluida, come lancette di un orologio, tenendo allo stesso tempo perfettamente fermo il busto, senza oscillazioni del tronco.

Non abbiate fretta di affrontare le salite, prendete confidenza con la bicicletta, con il cambio e trovate una pedalata fluida e confortevole che vi consenta di pedalare a lungo nelle prima uscite. Solo dopo aver fatto qualche uscita, cominciate a cimentarvi con i cavalcavia che, per lunghezza e pendenza possono essere affrontati anche da bici senza cambio e non abbiate paura ad alzarvi sui pedali se non ce la fate. Si tratta del primo approccio alle salite vere e proprie dove potrete cominciare a prendere confidenza con il cambio in modo da cercare di alleggerire la pedalata via via che la pendenza aumenta, in modo da mantenerla sempre fluida.

Se volete valutare i vostri progressi, provate a ripercorrere gli stessi itinerari, potrete così capire se quella salita o quel tratto che avete trovato così faticoso, col tempo diventa via via più fattibile. Questi saranno i primi segnali di miglioramento che vi inciteranno ad aumentare progressivamente distanze e difficoltà. Vedrete che ogni volta lo troverete leggermente meno faticoso e dopo un po’ vi domanderete come sia stato possibile fare così tanta fatica la prima volta.

Alla fine di ogni pedalata, prima di concedervi la meritatissima birretta, regalate al vostro corpo 10-15 minuti di stretching, con qualche esercizio di allungamento per gambe, polpacci, collo e torace. Vi consentirà di mantenere i muscoli elastici, riducendo eventuali dolori del giorno dopo. 

Ricordatevi sempre che il cicloturismo non è una gara e non c’è spazio per lo spirito competitivo, quindi ognuno di noi dovrà approcciarsi con i propri tempi e senza fretta, del resto anche i più grandi campioni hanno vinto le loro gare una pedalata dopo l’altra.


Pronti per la vostra prima avventura ciclistica?
Su Cyclando trovate centinaia di tour e vacanze in bici facili, adatte anche a chi è alla prima esperienza di cicloturismo. Basta scegliere la destinazione, impostare i filtri sul proprio livello di allenamento e partire!

Scegli il tuo viaggio e parti in un click!